Ciao Chiara ho contattato un'associazione consumatori, mi confermano che il venditore è responsabile della mancata consegna del pacco in quanto il Corriere era imposto ( non scelto da me) e io non ho fornito alcuna istruzione al Corriere di lasciare il pacco a terzi. Quindi la farmacia è in pieno torto per non avermi rimborsato già in novembre e non risponde nemmeno alle mail e alle pec. GLS non si interfaccia con me perché il contratto ce l'ha col venditore, ho chiamato anche l'AGCOM che me lo ha confermato. L'associazione mi ha suggerito di aprire un charge back direttamente con la carta di credito appoggiata a paypal utilizzata per il pagamento e mi è stata respinta la pratica perché la transazione di pagamento è stato fatta a favore di paypal e non direttamente alla farmacia. Ho segnalato il comportamento che lede i miei diritti di consumatore all' AGCM e ho pure parlato con i carabinieri, devo andare in settimana a formalizzare la denuncia. Paypal dà per partito preso ragione al venditore a meno che non vengano presentate prove irrefutabili c'è scritto nelle condizioni d'uso della protezione acquisti, ma quali sarebbero queste prove irrefutabili? Io ho il foglio presenze del lavoro che attesta che io non ero a casa a quell'ora, perdi più che motivo avrei avuto di firmarmi Yasmine invece di Alessandra? Paypal per riaprire la pratica vuole un attestazione di GLS dove si dichiara la consegna del pacco a terzi, ma se ho gridato ai 4 venti che GLS non si interfaccia con me e ne ho le prove scritte che mi rimandano al mittente del pacco capisci che l'unica che ci rimette i soldi sono io. Per assurdo GLS potrebbe aver già risarcito la farmacia che per la stessa merce potrebbe aver incassato i soldi 2 volte.
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